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Anna la vicina di casa

Part II sent by plant742002 and uploaded on data 10/March/2003 02:48:53


Chi era questa Veronica…come si sarebbe comportata con un omiciattolo alto meno di un centimetro ai suoi piedi?!Anna mi depositò sul tavolo ed andò ad aprire la porta.Le sentii chiacchierare un po’ fino a quando le vidi arrivare.“DOV’E’ ….DAI CHE MUOIO DALLA VOGLIA DI VEDERLO!”“E’ SUL TAVOLO, SUL MIO SANDALO!”

Veronica si accucciò su di me guardandomi con i suoi occhioni azzurri.Era veramente bellissima, con dei capelli neri lunghissimi ed un fisico da sballo, anche lei aveva dovuto avere una quarantina d’anni, ma portati alla grande!La prima cosa che notai erano i suoi seni veramente enormi, una quinta credo, ed anche lei essendo appena tornata dalla spiaggia indossava un costumino niente male.

“ODDIO MA NON E’ TROPPO PICCOLO, COME SI FA  A PRENDERLO?! CIAO CIAO PICCOLETTO COME VA’?! DAI SALI SULLA MIA UNGHIA CHE TI VOGLIO VEDERE DA VICINO!”così dicendo abbassò la mano vicino a me porgendomi  l’indice per farmi salire.Aveva delle unghie molto lunghe e curate,  smaltate alla francese, ma io ero un po’ impaurito non conoscendola non sapevo come si sarebbe comportata nei miei confronti.

Probabilmente anche lei capì la mia situazione e mi disse:“DAI NON TI FACCIO NIENTE…CORAGGIO…NON FAREI DEL MALE NEANCHE AD UNA MOSCA FIGURATI AD UN ESSERINO CARINO COME TE! DIGLIELO ANCHE TU ANNA““E’ VERO ROBERTO DI LEI TI PUOI FIDARE!”

Io mi feci coraggio e salii sulla sua gigantesca unghia, lei mi sollevò lentamente facendomi passare davanti a tutto lo splendore del suo enorme seno dal quale non riuscivo a distogliere lo sguardo. Mi sollevò fino a livello dei suoi occhi e poi mi scrutò per qualche secondo facendomi scivolare nel palmo della sua morbida manona.“MA GUARDA…E’ TUTTO NUDO! ANNA E’ TROPPO CARINO…CHE TI PIACEREBBE FARE PICCOLO?! SEI UN Po’ TROPPO PICCOLO PER NOI SIGNORE! DAI ANNA FACCIAMOLO ECCITARE UN PO’ …QUANDO GLI RICAPITERA’ DI TROVARSI NELLE MANI DI DUE BELLE GIGANTESSE COME NOI?! ANNA CHE GLI PIACE TU CHE LO CONOSCI?”“BE’…LUI E’ UN …FETICISTA DEI PIEDI SAI…GLI PIACCIONO PROPRIO TANTO, APPENA ME LI HA TOCCATI E’ VENUTO…POVERINO!”

“DAVVERO?! BENE BENE BENE, ALLORA SEI CAPITATO NELLE MANI DI UN’ESPERTA, DICONO TUTTI CHE I MIEI PIEDI SONO TERRIBILMENTE SEXY…E SECONDO ME HANNO RAGIONE SAI?! GUARDA!”lei mi depose delicatamente sul basso tavolino della sala, facendo largo tra le cianfrusaglie alzò la sua gamba destra e appoggiò con grazia il suo gigantesco piede davanti a me sul tavolinetto.

Mio Dio!!I suoi piedi erano splendidi, lunghi e sottili con delle dita lunghe con le unghie più lunghe che io abbia mai visto dal vivo.Il suo alluce era proprio davanti a me, e la sua unghia enorme sporgeva oltre un centimetro dal dito sovrastandomi in tutta la sua mastodontica magnificenza!

Lei appoggiò le braccia conserte sul ginocchio piegato accucciandosi per godersi la scena, mi sorrise e mi disse:“BE’ …CHE FAI LI IMPALATO COMINCIA UN PO’ A DARTI DA FARE! DAI TE LI FACCIO SBACIUCCHIARE TUTTI INSETTINO !”

Anna guardava la scena dal divano sorridendo beatamente, e sembrava molto eccitata e divertita.Mi gettai a capofitto tra le ditone dei suoi piedi baciandole con foga e strusciandomi come un serpente su tutta quella gigantesca montagna di carne. Lei sembrava molto eccitata e muoveva le dita dei piedi solleticata dalle mie carezze, quando tolse il piede davanti a me e si scoprì i giganteschi seni accucciandosi di nuovo sopra di me, tanto che i suoi capezzoli eretti erano qualche decina di metri sopra la mia testa.

“VERONICA ! DAI GUARDA CHE E’ SEMPRE IL MIO VICINO DI CASA…E’ SOLO UN RAGAZZINO…NON ESAGERARE!”“MA DAI ANNA! GUARDA CHE SECONDO ME QUESTO NON ASPETTA ALTRO CHE CI SPOGLIAMO! VERO MICROBO! TI PIEACEREBBE FARTI UN GIRO SU QUESTE?!”così dicendo strizzò le sue tettone assieme, ed io non riuscendo più a controllarmi cominciai a masturbarmi ferocemente!“UH…MA CHE FAI MAIALINO! ANNA QUESTO SI STA MASTURBANDO… CHE FACCIAMO?!”“MA CHE FAI PORCO! CHI TI HA DATO L’ORDINE DI FARTI LE SEGHE IN CASA MIA! ADESSO MI HAI VERAMENTE STUFATO SCHIFOSO!”

Anna sembrava veramente arrabbiata, si tolse la ciabatta e di scatto la sollevò sopra di me schiantandomela a pochi centimetri dal mio corpicino, per poi scoppiare in una fragorosa risata insieme alla sua amica.Io fui scaraventato a terra dallo spostamento d’aria che stavolta era stato davvero forte, ero un po’ perplesso anche se il mio membro era ancora eretto come un palo.

Le due donne mi guardarono divertite dall’alto e Anna mi ordinò perentoriamente di risalire sulla sua ciabatta.Io obbedii e lei mi sollevò fino dinanzi al gigantesco capezzolo di Veronica.Non avevo mai visto un capezzolo così grande! Era eretto e turgido ed Anna mi ordinò di farmi avanti e di baciarlo e leccarlo fino a quando Veronica non  mi avesse detto di fermarmi.

“OOHH…SENTO LA SULA LINGUETTA…CHE SOLLETICO! DOVRESTI PROVARE!”Anna mi lasciò nelle mani di Veronica e salì di corsa al piano superiore, mentre Veronica eccitata teneva ancora il sandalo all’altezza del suo seno guardandomi sorridendo con i suoi occhi semichiusi e lussuriosi.Sentii i passi di Anna che scendeva dalle scale.

Anna scese con in mano una grande scatola, e sghignazzando la aprì e ne tirò fuori un paio di sabot chiusi di pelle nera, con la punta molto allungata ed i tacchi molto bassi. Capii subito cosa aveva intenzione di fare, ma non potevo certo ribellarmi, ero in una situazione nello stesso tempo eccitante e spaventosa, perché non potevo sapere fino a che punto si sarebbero spinte le due dee ora che cominciavano a scaldarsi in tutti i sensi!Anna strappò letteralmente il sandalo con me sopra dalle mani di veronica, quasi facendomi cadere, e mi depositò a terra davanti al divanetto appoggiando entrambi i sabot ai miei lati.La pelle di quelle calzature emanava un odore forte e pungente, e non osavo immaginare quello che avrei provato quando mi avessero fatto scivolare all’interno delle scarpe.

Infatti Anna e Veronica (purtroppo ricompostasi) si sedettero, e Anna disse:“BENE…ALLORA SCEGLINE UNA!”Io rimasi un po’ titubante a guardare le due donne che avevano assunto una espressione seria che sinceramente mi intimoriva un po’, ma non avendo scelta e non volendo farle incazzare, mi diressi lentamente verso la scarpa alla mia destra.

“OK…SAI CHE FACCIAMO ADESSO?! IO METTO NELLA SCARPA QUESTO PEZZETTINO DI SPAGO E TU HAI TRENTA SECONDI PER RIPORTARMELO. SE CI RIESCI PASSI ALL’ATRA SCARPA SE NON CE LA FAI…BE’ DOVRAI STRINGERTI UN PO’ PERCHE ARRIVERA’ IL NOSTRO BEL PIEDONE A FARTI COMPAGNIA! TI PIACE STO’ GIOCHETTO?!”Veronica stava fremendo dall’eccitazione, ed io ovviamente ero obbligato a partecipare in quanto ero l’unico concorrente della serata.

Anna prese in mano il sabot e mise il pezzetto di spago al suo interno scuotendolo un po’ per farlo finire nella punta, poi lo depositò davanti al suo piede, mi porse l’indice e mi ordinò di salire sulla sua unghia.Io ubbidii anche se ero molto spaventato dalla prospettiva di non riuscire a tornare fuori entro il tempo stabilito, così Anna mi fece scivolare sull’immensa suola della scarpa all’altezza del tacco, sbarrandomi la strada con l’indice, poi mi diede il via e cominciò a contare:“UNO…DUE…TRE…”

io mi precipitai correndo verso la punta del sabot, e dopo qualche secondo mi trovai difronte all’immensa caverna di pelle nera.Ovviamente all’interno era completamente buio ed era praticamente impossibile riuscire a vedere qualcosa, così cominciai a camminare ai lati della scarpa cercando di orientarmi per arrivare alla punta della scarpa dove credevo si trovasse lo spago.L’odore era fortissimo ed acre, ma dopo qualche secondo mi adattai a respirare in quella camera a gas, e continuai la mia affannosa ricerca.

Non so come ma riuscii a trovare lo spago quasi subito, lo afferrai e corsi velocissimo verso l’uscita del sabot.Il conteggio diceva 23 secondi, così superai la prima prova, ed Anna un po’ delusa mi disse:“BRAVO PICCOLETTO! ADESSO TOCCA A VERONICA PERO’!”Veronica sorridendo prese in mano l’altra scarpa e vi fece scivolare lo spago, mi posò sopra la suola e mi diede il via.Ricominciai la mia ricerca nell’antro odoroso, ma questa volta la fortuna non era dalla mia parte e mi lasciai prendere dal panico quando sentii che il conteggio era a venticinque secondi!Capii che non ce l’avrei mai fatta a tornare fuori in tempo anche senza lo spago, così mi precipitai verso la punta proprio quando sentii Veronica dire:

“AHI AHI AHI, STAVOLTA HAI PERSO! ARRIVA LA SORPESONA ATTENTO PICCOLETTO AHAHAH!”Veronica inziò a far scivolare il suo bellissimo piede nella scarpa molto lentamente e senza appoggiarlo sulla suola, io ero incollato alla punta dove sicuramente il suo alluce non mi avrebbe raggiunto, ma era così imponente e terrificante lo spettacolo che mi si parava dinanzi che quasi me la facevo sotto dalla paura!Il piede era quasi completamente nella scarpa, e la fioca luce era scomparsa definitivamente, lasciandomi nel buio più totale, sentivo lo spostamento d’aria che provocava l’ingresso della fetta di Veronica nella scarpa, e l’aria si fece ancora più pesante ed irrespirabile.

“ATTENTA VERONICA…NON FARGLI MALE” disse Anna.“NON TI PREOCCUPARE, SI E’ BEN NASCOSTO NELLA PUNTA PERCHE’ NON L’HO ANCORA TOCCATO COL PIEDE…VERO PICCOLO?!”il suo piede era ormai completamente dentro la scarpa, e sentivo le sue immense dita muoversi alla ricerca del mio corpicino, cercando di arrivare alla punta della scarpa.

Il suo gigantesco alluce era a circa due metri da me ormai, ed io gridai terrificato, quando l’avanzamento si arrestò e sentii Veronica gridarmi dall’esterno:“COMODE QUESTE SCARPE…MA FANNO ANCHE I MASSAGGI, ANNA, NON E’ VERO?!”“SI’ SI’, CERTAMENTE CON QUELLO CHE LE HO PAGATE…DAI FORZA UN BEL MASSAGGINO ALLA MIA AMICA!”“EH SI’ A MENO CHE NON VUOI CHE VADA A FARMI UNA PASSEGGIATINA! AHAHAH!”ovviamente mi lanciai in avanti e raggiunsi il suo alluce e cominciai il mio body massage con tutta la forza che mi era rimasta.

“DAI NON TI FERMARE EH…SE NON SONO GUAI SCHIAVETTO!”dopo qualche secondo ero esausto, anche perchè riuscire a respirare diventava problematico lì dentro, così mi accasciai al suolo sfinito.

“OH…MA CHE TI HO DETTO DI FERMARTI, EH?!”“VERONICA FORSE E’ IL CASO DI FARLO USCIRE, MI SA CHE NON SI RESPIRA LI’ DENTRO AHAHAHA!”“UFF…VA BE’ ADESSO CHE COMINCIAVO A DIVERTIRMI!”finalmente l’immensa massa di carne si mosse e tornò un po’ d’aria, ed io mi trascinai fuori a carponi.Anna si chinò su di me dicendo:“OH POVERINO…GUARDALO, L’HAI QUASI UCCISO CON QUEL TUO PIEDONE! PENSA SE CI FOSSI STATA TU AL SUO POSTO! SU PICCOLO VIENI DALLA ZIA ANNA CHE TI COCCOLA UN PO’”.“MA DAI ANNA CHE VUOI CHE SIA! STAVAMO SCHERZANDO EH?! SENTI MI PORTERESTI QUALCOSA DA BERE CHE STO’ MORENDO DI SETE!”“CERTO TIENIMI IL MICROBO!”Mi depositò sulla mano aperta di Veronica che ancora arrapatissima, mi teneva vicino al suo seno, poi quando Anna si recò in cucina a prendere le bevande mi depositò sul bordo del divano in mezzo alle sue gigantesche coscie.“SSSHHH …ZITTO E LECCA!”

così dicendo si scostò il costume di lato mostrandomi la sua mastodontica fica, ed io fui investito da una ventata di acre odore di fluido vaginale.Mio Dio! Io mi misi una mano davanti alla bocca ed indietreggiai più che potevo, ma lei con un dito mi spinse contro le sue grandi labbra gemendo di piacere.Cominciò a strusciarmi delicatamente sulle sue labbrone, poi sempre più forte tanto che pensai che le mie ossicine non avrebbero resistito ad un’ulteriore pressione!Fortunatamente Anna usci dalla cucina con in mano due tazze, e quando la vide a gambe larghe che si toccava le gridò“MA CHE FAI SEI MATTA?! LASCIALO SUBITO!”Veronica sembrò riprendersi di colpo dalla sfrenata lussuria che le aveva fatto perdere il controllo, e mi depositò sul tavolino.

“OPS SCUSA MICROBO…MA NON CE LA FACEVO PIU’!”“POTEVI AMMAZZARLO VERONICA, TI RENDI CONTO?!”“OK HAI RAGIONE, MA INFONDO E’ QUESTO CHE VUOLE IL PICCOLETTO, VUOLE ESSERE SUCCUBE, IMPOTENTE DAVANTI ALLE DONNE, SI ECCITA NEL FARSI DOMINARE DA UN PIEDE FEMMINILE, FIGURATI DALLA PASSERONA DI UNA BELLA SIGNORA COME ME ! AHAHAH”“SI’…VA BE’…BEVITI STO THE FREDDO E FACCIAMO RIPOSARE UN PO STO POVERACCIO!”“MA CHE RIPOSO ANNA!”

Così dicendo Veronica mi sbattè il suo piede destro davanti:“DAI DAI…LECCA E  MASTURBATI UN PO’ PER QUESTE GIGANTESCHE SIGNORE…E SBRIGATI!”Veronica era in preda ad un overdose di potere ed eccitazione, e sembrava sempre più pericoloso andare avanti in questa situazione, ma Anna mi guardava con la sua solita aria di superiorità sorseggiando il suo the, così non potei fare a meno di avvicinarmi alle sue dita appoggiate davanti a me e cominciare a leccargliele.“MMHHH…ADESSO IN MESSO MICROBO!”Veronica divaricò le dita dei piedi e l’odore delle sue fette si fece oltremodo ributtante, tanto che io feci un passo indietro.

“MA CHE CAZZO FAI INSETTO …TI HO DETTO DI ….DI….CHE MI SUCCEDE…NON MI SENTO BENE…ANNA…AIUT…”Veronica cadde sul divano, ed io capii subito che Anna le aveva giocato un brutto scherzo!

Anna mi sorrise beffardamente, mentre spostava i vestiti di Veronica dal divano per raccoglierla.La trovò sotto il suo costume, ancora priva di sensi, così la toccò delicatamente con l’indice per farla rinvenire.Veronica saltò in piedi toccandosi la testa, poi quando riuscì a rendersi conto della situazione e vide la gigantesca sagoma di Anna sopra di lei emise un grido e cominciò a correre verso il bordo del divano.Anna gli sbarrò la strada con le mani, così Veronica era intrappolata tra le sue manone.“ALLORA VERONICA…COME VA’?! MAMMA MIA COME SEI CARINA TUTTA NUDA! ADESSO SALI SUL MIO DITO DI CORSA …CAPITO ?!”Veronica gridandole contro qualcosa ubbidì e salì sull’unghia di Anna che deposito la sua piccola amica sul palmo della sua mano.

“VERONICA…CALMATI DAI…NON TI VOGLIO FARE DEL MALE! SOLO CHE SICCOME TI VEDEVO MOLTO ECCITATA HO PENSATO CHE UN PO’ DI COMPAGNIA MASCHILE NON TI AVREBBE FATTO MALE!”così dicendo si sfilò di nuovo il sandalo infradito e vi depose l’amica, per poi posare il sandalo sul tavolino vicino a me.“ANCHE A TE ROBERTO NON DOVREBBE DISPIACERE UN PO’ DI COMPAGNI VERO? BENE ALLORA RAGGIUNGI LA MIA PICCOLA VERONICA E VEDIAMO CHI E’ PIU’ ALTO!”io salii sul sandalo e mi accorsi subito che Veronica era molto più grande di me, avvicinandomi mi resi conto che le arrivavo giusto all’altezza del ginocchio, il che voleva dire che Veronica era alta circa 2 centimetri e mezzo.“UH CHE PECCATO…ROBERTO, MI SA CHE ANCHE STAVOLTA NON C’HO PRESO CON LA DOSE!”Veronica era al mio cospetto una bellissima amazzone e mi venne duro in un lampo ammirandola in tutto il suo splendore.

“Ma guarda tu in che situazione mi devo trovare! E’troppo piccolo carino che vuoi fare!”così dicendo Veronica si mise in ginocchio e con la mano mi prese l’uccello e cominciò a menarmelo di brutto, tanto che io venni quasi istantaneamente.Anna ci guardava dall’alto divertita, mentre Veronica mi ordinava di finire il lavoro che avevo iniziato prima spalancandomi la gambe davanti.Io mi fiondai sulla sua enorme vagina bagnatissima che in quella posizione mi arrivava giusto all’altezza della faccia e cominciai a leccare come un matto.Veronica gemeva di piacere ed Anna probabilmente cominciava anche lei ad eccitarsi di brutto, così prese in mano il sandalo e s’incamminò verso la camera da letto.

Continua...


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