Crescita Esponenziale
Part II sent by jabbawack and uploaded on data 30/January/2005 17:10:50
Sui monitor l'immagine che si prospettava era sconvolgente: una ragazza alta più o meno 300metri e completamente nuda dormiva tranquillamente distesa tra le macerie da lei stessa create. era di una bellezza e di una sensualità sconvolgenti mentre dormiva con espressione beata. la gente cercava di allontanarsi il più ossibile da lei in cerca di un utopico rifugio ma alcuni nutriti gruppi si erano avvicinati in adorazionedi quella che consideravano la loro nuova dea. purtroppo pareva che la giovane non avesse la stessa considerazione per loro visto che nei suoi movimenti ne schiacciava a decine.
il generale Jonson dovette cacciare fuori tre operatori che avevano perso il controllo e si stavano masturbando senza remore davanti agli schermi. aveva cose più importanti da fare: tra pochi minuti l'esercito avrebbe finiti il suo schieramento e sarebbe iniziato l'attacco. allora il problema sarebbe stato sicuramete risolto...
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Aurora si svegliò infastidita da qualcosa che le aveva urtato l'interno coscia. ci mise un po' per fare il punto della situazione: era ancora più grande (e eccitata) e davanti a lei una lunga fila di carri armati super pesanti (in prospettiva è ovvio) formavano una linea di battaglia che la stava bombardando senza tregua. miravano tutti al suo basso ventre ma lei non avvertiva altro che un lieve fastidio. comunque non poteva permettere una tale mancanza di rispetto. sempre da seduta allungò una delle sue kilometriche gambe verso i carri e con leggerezza vi abbandonò il piede sopra annientando una decina di carri sotto di se poi lentamente, appogginadosi sulle mani sollevò in suo immenso e divino culo e iniziò a avanzare a 4 zampe verso i carri. si fermò in ginocchio davanti alla linea e con le sue splendide mani iniziò a schiaccirli uno ad uno con l'indice. sollevò gli ultimi sopravvissuti, che ormai si davano ad una fuga disperata e inutile e li schiacciò contro i suoi capezzoli turgidi lunghi 6 metri godendo delle esplosioni sopra le sua carne calda. il bombardamento continuava adesso da parte di una frottiglia di F-16 in assetto da battaglia. Aurora liquidò rapidamente la disordinata accozzaglia di fanti (schiaccinadoli nella semplice operazione di alzarsi) e iniziò ad agitare le braccia ridendo di gusto per il nuovo gioco "ha ha ha stipide zanzare non capite che non mi fate assolutamente nulla!? ora morirete per aver indispettito una dea!"
detto questo sradicò un edificio e lo scagliò verso i caccia in formazione serrata. fu un ecatombe: dei 200 caccia solo tre si salvarono dalla furia della giovane dea e fuggirono rapidamente. aurora rise soddisfatta, ora poteva tornare ai suoi giochi...
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"l'attacco è fallito. preparate Stefania per la battaglia" disse il generale Jonson da tempo era stata sviluppata la tecnologia dell ingrandimento ma il governo l'aveva tenuta sempre come ultima risorsa per una crisi di grand proporzioni (come Aurora) il problema era che il cocktal di sostanze chimiche aveva effetto solo su donne e ragazze e quindi era stata addestratauna giovane soldatessa appositamente per questo. La soltatessa in questione, Stefania, era un piacevole ragazza bionda che ispirava sensualità da tutti i pori. era prospera di seno e con un fisico ben proporzionato e asciutto frutto di anni di allenamento con vispi e maliziosi occhi verdi.
prese posizione in bikini nella camera di ingrandimento per il primo effettivo uso della macchina proggettata anni prima. i tecnici sciamarono per un po' tra i monitor. infine l'energia fluì in lei che si sentì crescere rapidamente, era eccitante e piacevole. in pochi minuti aveva raggiunto i 300metri e ora si preparava ad uscire dalla base per salvare il suo paese.
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Stefania emerse dalla base nella periferia della città. le sue prospettive erano cambiate in maniera assolutamente sconvolgente e vertiginosa. adesso gli edifici più alti la superavano di poco ma lei con una spinta leggera poteva abbatterli con facilità. no! non si doveva far distrarre da qui pensieri!doveva muoversi più tempo perdeva più quell'altro mostro massacrava persone. si avviò rapidamente cercando di non schiacciare nessuno (per quanto ogni suo passo causasse un infinità di danni.
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Aurora stava pigramente maciullando alcuni fanti che erano sopravvissuti all'assalto iniziale. imprvvisamente sentì un boato, i suoi piccoli giocattoli caddero, un altro boato, era come quando lei camminava ma adesso lei era accovacciata in mezzo a quartiere finanziario e non era possibile che ci fosse un altra gigntessa! oppure si? Vide uscire da dietro i grattacieli una figura femminile alta quasi quanto lei (sarebbe stata 1e70 nelle misure umane) che avanzava verso di le con aria di sfida. adesso era preoccupata. fin ora si era trattato solo di giocare ma adesso con un altra gigantessa si sarebbero contese la preda... e lei sembrava forte.
Infine la ragazza parlò: "adesso basta stronzetta! ti sei divertita anche troppo! devo chiederti di arrenderti e seguirmi in una zona di confinamento finchè non troveremo il modo di farti tornale normale"
"e se io non volessi tornare normale? chi mi costringerebbe? tu tappa?" dicendo questo aurora si buttò addosso alla sua antagonista con l'intenzione di tramortirla prendendola di sopresa. lei si scansò rapida assestandole un calcio in pieno stomaco facendola cadere con un devastante boato in mezzo ai palazzi. poi passò al contrattacco riempiendola di pugni e calci, la preocupazione di Stefania per le persone e per la città era sconparsa e adesso le due gigantesche ragazze in lotta erano come un vortice di dastazione che attraversava la città entrasmbe incuranti delle persone che non erano ancora riuscite a mettersi in salvo. stefania combatteva con foga anche se man mano che andava avanti si rendeva conto di quanto si stesse eccitando per la devastazione che stavano causando.
Ora era a seno nudo, durante la lotta la sua avversaria le aveva strappato il pezzo del bikini in cerca di un appiglio. Aurora sradicò con facilità un edificio di 50 piani e glie lo butto contro. l'imponente struttura si sbriciolò contro le sue tette marmoree senza farle il minimo danno ma lasciandole centinaia di persone sulle tette. Stefania restò immobile sconvolta da piacere che stava provando per gli omini sui suoi seni "vedi come sono ridicoli? vedi come è piacevole?" disse aurora con aria soddisfatta, doveva tirarla dalla sua parte "non sono altro che gingilli per noi... tu ed io possiamo divertirci ancora di più.." dicendo questo raccolse una massa di persone nella sua mano destra mentre con la siniistra strappava via gli slip a Stefana (che non oppose la minima resistenza) passò la mano piena di gente contro la figa bagnatissima di stefania che gemette di piacere alla sensazione di centinaia di persone schiacciate contro le sue labbra. Aurora cinse le spalle di stefania, erano a poci centimetri l'una dall'altra i loro seni si toccavano e schiacciavano le persone sulle tette di stefania. "allora? sei con me?" chiese Aurora con voce sensuale stefania la fissò per un instante, poi guardo le persone sui suoi seni. "si " disse con gli occhi pieni di eccitazione mentre le lorobocche si toccavano e i loro corpi si stringevano schaicciando i poveri miserabil schiavi sul tra i due corpi delle nuove dee.
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le due gigantesse continuarono a baciarsi appassionatamente per un po'senza curarsi di nulla intorno a loro. si toccavano e ssaporavano il piacere a scapito di quelli che un tempo erano i loro simili. quando il loro abbraccio finì stefania osservo divertita le macchie rosse sui suoi seni che un tempo erano stati umani. ora però voleva divertirsi e aurora doveva insegnarle come si fa. Fu una giornata dura per le persone che non erano riuscite a mettersi in salvo fuori città dovettero osservare, e subire, la furia delle due dee: aurora avanzava non curante di qualsiasi cosa le finisse sotto ai suoi bellissimi e giganteschi piedi mentre stefania si stava divertendo come una bambina: calpestava persone assaporandone la morte abbatteva palazzi e strusciava la sua fica contro i grattaceli dove c'era ancora gente intrappolata. prsto stefania iniziò a raccogliere manciate di persone urlanti strofinadoseli poi contro la figa e sulle tette coprendosi di un leggero strato di sangue. si masturbò e provò tutte le esperienze avute da aurora che nel frattempo la osservava con aria maliziosa e colma di desiderio. mentre stefania godeva aurora osservava eccitata il corpo della sua compagna portare la distruzione tra centinaia di miseri umani. Stefania si era stesa a gambe larghe su una strada principale della città mentre si stimolava con le mani a con la folla...ad aurora venne un idea... sradico un palazzo di una 20di centimetri (nella sua scala) e si avviò verso stefania, si inginocchiò tra le sue gambe cosiì da poter vedere quella splendida figa dal pelo biondo e zuppa di liquidi e persone "ehi stefy che ne diresti di un giocattolo più divertente" disse tenedo in bella vista l'edificio. stefania non rispose ma i suoi movimenti e i suoi occhi lasciavano capire che non avrebbe rifiutato nessun tipo di piacere.
Aurora si stese su di lei poggiano la testa sul suo basso ventre mentre lentamente avvicinava l'edificio alle grand labbra di stefania. quando il tetto tocco la sua figa si sentì un misero grido provenire dal loro enorme vibratore, erano le persone intrappolate pensò aurora sogghignando. il palazzo penetrò nella sua compagna strappandole gemiti di piacere che nessun ragazzo erastato in grado di strapparle. il palazzo entrava e usciva da lei inzuppandosi nei suoi effluvi così come allagava la steda sottostante, stefania si contorceva nel dolce piacere prima dell'orgasmotoccandosi i capezzoli e lanciando bassi gridolini fissando aurora con occhi vuoti.
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Dio era un incubo! un fottuto incubo! prima una gigantessa poi l'altra adesso casa sua, il palazzo dove viveva ! stava venedo usato come una enorme vibratore da quelle due immense ragazzine. tremava tutto non riusciva nemmeno a stare in piedi mentre vedeva i suoi mobili sballottati avanti e indietro. la stanza era inondata del profumo di donna emanato dai fluide della gigantessa bionda. dai sui finestroni a vetro poteva osservare il momento in cui il palazzo veniva coperto dalla calda carne. sentiva il palazzo che gemeva incrinadosi e crepandosi tra le contrazioni di stefania. un colpo più forte degli altri lo fece volare per la stanza. il palazzo era dentro e non accennava a uscire come al solito sentiva degli strani rumori dai piani bassi. era terrorizzato. sapeva che era finita, meglio consolarsi col fatto di essere morto tra le gambe di una delle due nuove dee della terra. si ranicchiò in posizione fetale piagnucolando ormai incurante di ciò che accadeva intorno a lui
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Quando ormai stefania era al culmine del piacere aurora spinse dentro l'intero edificio senza troppe cerimoniesi girò e inuizì a leccare la figa di stafania sospingendo il palazzo sempre più dentro con la sua lunghissima lingua. stefania cedette dopo poco inzuppandola dei suoi effluvi mentre si inarcava posseduta dalla forza di quell'orgasmo. le contrazzioni della sua figa maciullarono l'edificio e i suoi occupanti come se non fossero niente. Dopo due minuti buoni di infinito piacere stefania si calmò erimase ansimante distesa tra i miseri palazzi.
aurora la osservò soddisfatta e compiaciuta. infilò le dita nella figa dell'amica e estrasse un oggetto vagamente cilindrico che grondava fluidi lo mostrò per un attimo astefania poi lo leccò bevendo i dolci effluvi della sua compagna "lei quando gode non cresce.." pensava aurora con aria maliziosa...
Continua...
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